Il mio approccio

“Scopo della psicoterapia costruttivista è quello di aiutare una persona a ri-costruire la propria vita senza che essa rimanga vittima del proprio passato”

George Kelly

Molti miei pazienti raccontano che in diversi momenti della nostra vita possiamo trovarci di fronte a delle situazioni che comportano una forte sofferenza, che ci lasciano spiazzati, talvolta senza la forza di andare oltre o altrove, dove ci scopriamo diversi da quelli che pensavamo di essere o senza strumenti e risorse per capire, per agire, per scegliere.
La terapia -secondo l’approccio Costruttivista- in questo senso, rappresenta proprio uno spazio e un tempo che possiamo dedicarci per portare questa sofferenza, cercando di trovare insieme un senso quando ci sembra che ci sfugga e dove poter fare esperimenti nuovi, elaborare nuovi pezzi di noi.

Come diceva Lewis “Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale”, la terapia offre la possibilità di costruire un pochino alla volta il modo migliore per noi per farvi fronte e per tracciare la direzione da percorrere da lì in poi.
E’ nella possibilità di essere accolti, non giudicati, ascoltati, visti nella stanza della terapia e insieme al terapeuta, che possiamo iniziare ad esplorare e costruire alternative percorribili.

Una metafora per raccontare la mia idea di psicoterapia

In un giardino le cose crescono… ma prima devono appassire; gli alberi devono perdere le foglie per metterne di nuove, e per diventare più grossi, più forti e più alti. Certi alberi muoiono, ma nuovi arbusti li sostituiscono. I giardini hanno bisogno di molte cure. Ma se ami il tuo giardino non ti secca lavorarci, e aspettare. Allora, nella stagione giusta, sicuramente lo vedrai fiorire.

Jerzy Kosinski

E’ come se con la terapia potessimo costruire il nostro modo di essere giardinieri di noi stessi, osservare le nostre stagioni, conoscere quali piante possediamo, quali potremmo eradicare e quali invece piantare per costruire un giardino che ci rispecchi, che con noi cambi e che viva e attraversi le stagioni della vita con le sue caratteristiche, risorse e storia.

I valori in cui credo

“Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.

Italo Calvino
  • Credo fortemente, e mi impegno nel renderla tale, che la terapia sia uno spazio dove potersi sentire al sicuro, accolti e ascoltati nella propria unicità, storia e vissuto in quanto persone.
  • Credo in una sessualità libera, autodeterminante e autodeterminata, dove non c’è un bene ed un giusto definito a priori, ma costruito nel rispetto della mia e altrui libertà e scelta.
  • Credo in uno spazio terapeutico che non etichetta le persone per come appaiono, che non le misura sulla base di aspettative e adeguatezza imposte dalla società, cultura e politica. Dove i corpi sono liberi di esistere nelle loro caratteristiche e meritano tutti lo stesso rispetto, attenzione e accesso alle cure.
  • Credo in uno spazio di terapia che è fatto di qualcosa che si esplora e costruisce insieme, trovando la misura giusta per ciascuno, riconoscendo il giusto spazio e la validità delle esperienze personali. Uno spazio e un tempo in cui si può sbagliare, crescere, trovare nuovi modi con cui guardare il mondo, dargli senso e farne esperienza.
  • Credo nell’importanza di continuare a crescere e ampliare i propri orizzonti personali e professionali. Per questo partecipo a diversi corsi di formazione, eventi e incontri professionali e divulgativi su temi che mi stanno a cuore come persona e come professionista.